La rassegna 'Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri', prosegue. Quest’anno è a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
DESIDERIO è il titolo e tema dell’ottava edizione di “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri” e come da tradizione proverà a tracciare la mappa di un tema complesso, che da sempre interroga direttamente la nostra essenza. Confermata, anche per questa edizione, la formula che alterna conversazioni, letture e narrazioni ad alta voce e fotogrammi di cinema, e convoca esperti nelle diverse discipline.
A tracciare nelle Conversazioni la mappa dell’umano desiderio saranno filosofi come Remo Bodei e Giacomo Marramao, psicoanalisti come Simona Argentieri, scienziati come l’astrofisico Gabriele Bignami e teologi, come la pastora battista Lidia Maggi, che concluderà la rassegna con 'I giardini del desiderio nelle Scritture', letture dal Cantico dei Cantici di Matteo Castellucci (3 dicembre, ore 17).
Le Narrazioni saranno affidate al poeta Valerio Magrelli, nell’ambito di “Il Casanova di Federico Fellini 40 anni dopo”, in collaborazione con la Cineteca Comunale e al reading 'Della stessa sostanza dei desideri', a cura di Lorella Barlaam, con letture dell’Associazione Mala Testa e visual di Maurizio Giuseppucci.
Esploreranno i “Percorsi del desiderio” i tre incontri tra cinema e psicoanalisi in collaborazione con SPI, Società psicoanalitica italiana.
Programma completo
CONVERSAZIONI - Sala del Giudizio, Museo della Città, ore 17
Sabato 22 ottobre
Simona Argentieri: Le ambiguità del desiderio
Il desiderio è pulsione emozionale che per la sua attinenza con la sfera della soggettività presenta una dimensione sfuggente, ambigua, difficile da definire e misurare. Ma l’ambiguità del pensare, osserva la psicoanalista, può essere lo stratagemma funzionale per evitare di guardare in faccia la propria realtà, di prendere posizione rispetto ai propri desideri e di confrontarsi con quelli degli altri.
Sabato 29 ottobre
Remo Bodei: Passioni e desideri
Chi meglio di un filosofo par suo può svelarci la passionalità della filo-sofia, apparentata al desiderio? Da sempre quel che siamo non ci basta. “Nel tentativo di diventare quel che è o di costruire se stesso, ognuno cerca la pienezza e il significato della propria esistenza anche in un altrove insituabile: nel mondo dei desideri e della fantasia”, scrive Remo Bodei. “Tutta la nostra esistenza è guidata dal desiderio e dall’attesa del piacere”, e nell’indicarne il carattere illimitato il filosofo ci ricorda che è l’immaginazione a offrirci un antidoto all’impossibilità del reale di soddisfarlo.
Sabato 5 novembre
Giovanni Bignami: Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte - introduce Marco Pivato
Il desiderio, che ha le stelle nel nome (desiderium da sidera, ovvero stelle), è “in-finito”, illimitato, è espressione dell’ansia di infinito, svela il limite creaturale, persino della colpa della trasgressione che cova nel desiderio-hybris. Da sempre l’uomo si è chiesto quale fosse il senso del proprio essere ed ha cercato di capire e decodificare il mondo che lo circondava, guidato da un’arma infallibile e con lui connaturata: il desiderio di conoscenza, una pulsione che lo ha spinto fino alla conquista del cosmo. A introdurre l’astrofisico Giovanni Bignami, che ci condurrà nella realtà e nei miti dell’esplorazione spaziale, sarà il giornalista e scrittore Marco Pivato.
Sabato 19 novembre (rinviato a data da destinarsi)
Tomaso Montanari: Il desiderio dei libri. Tra bibliofilia e pubblica utilità
Studioso impegnato a proporre un progetto di comunità basato sulla cultura, e un uso del patrimonio culturale che alimenti la vita civile, Montanari è convinto “che la conoscenza sia l’unica medicina capace di curare, fermare, forse vincere questa epidemia di disumanizzazione”. “Ci sono due modi per amare i libri”, scrive. “C’è quello esclusivo di chi compra a caro prezzo esemplari rari, magari senza curarsi se provengono da biblioteche saccheggiate. E c’è quello inclusivo di chi fonda, o cerca di far funzionare, biblioteche pubbliche. Quale dei due è più fecondo? In quale dei due casi il desiderio diventa amore?”
Sabato 26 novembre
Giacomo Marramao: Potere e desiderio
Il desiderio, mosso da Eros, non è solo gioia, ma si lega anche al potere. A indagarne le derive è il filosofo Giacomo Marramao, che indica la possibilità di sovvertire la logica costitutiva del potere stesso, innervata nell'illimitatezza del desiderio e nella doppia scena paranoica della paura e della morte dell'altro. “Tracciare una linea di frattura e di opposizione al potere significa, nel cuore del nostro presente globale, spostare il focus sui soggetti e sulla loro potenza di metamorfosi/rigenerazione”. Si tratta di invertire l’artificiale colonizzazione del desiderio, che fa leva sulla frattura fra dimensione materiale e dimensione simbolica.
Sabato 3 dicembre
Lidia Maggi: I giardini del desiderio nelle Scritture. Letture dal Cantico dei Cantici di Matteo Castellucci (Associazione culturale Mala Testa)
L’inestinguibilità del desiderio come espressione dell’ansia di infinito e di trascendenza è una delle componenti capitali della spiritualità biblica, che rappresenta i due volti del desiderio: quello oscuro e pervertito e il desiderio santo, quello dell’anima. A questo proposito straordinario è il poemetto che va sotto il titolo Cantico dei Cantici, un’opera che intreccia sessualità, eros e amore, desiderio carnale e anelito spirituale. La lettura di alcuni brani del poemetto, a cura di Matteo Castellucci, accompagnerà il percorso di Lidia Maggi nelle Scritture.
NARRAZIONI
venerdì 4 novembre
Sale Antiche, Biblioteca Gambalunga - ore 17.30
Nell’ambito de “Il Casanova di Federico Fellini 40 anni dopo”: Valerio Magrelli, Insieme allo sciamano
Interviene Massimo Pulini, Assessore alle arti
Sta sotto il segno del “Casanova di Federico Fellini 40 anni dopo”, l’appuntamento con il poeta Valerio Magrelli, promosso insieme alla Cineteca comunale. Magrelli infatti presenterà il libro Lo sciamano di famiglia (Laterza, 2015), dedicato al suo rapporto con Fellini, nato da “una raccomandazione” che lo portò sul set del “Casanova”, personaggio-simbolo del desiderio mai placato.
sabato 12 novembre
Auditorium - Istituto musicale Lettimi – ore 17
Della stessa sostanza dei desideri Reading a cura di Lorella Barlaam, letture dell’associazione culturale Mala Testa, visual di Maurizio Giuseppucci
Di cosa parliamo quando parliamo di desiderio? Muovendo da “de-siderium”, nostalgia dello stellato, a “desìo”, inoperosità del desiderante, pagina dopo pagina intraprenderemo un percorso dal Giardino dell’Eden al nostro giardino, attraversando il deserto del desiderio… perché se l’uomo è creatura di desiderio, pure questo concetto eccede ogni definizione. Ed è forse meglio afferrabile come “campo di forze” tra “tensori”: mancanza e sovrabbondanza, piacere e godimento… e poi io e l’altro, meraviglia, paura e corpo - non a caso temi indagati nei precedenti percorsi della Biblioterapia. Un palinsesto da leggere orizzontalmente – nell’indagine su oggetti e soggetti del desiderio nell’immanenza, nel qui e ora - e verticalmente, nello sguardo insaziabile che sonda la trascendenza. Perché, come scrive Renè Daumal “desiderando divenire, si vive”.
La rassegna è stata riconosciuta quale attività di formazione per insegnanti per l’anno scolastico 2016/2017
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