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2000 anni di storia

La storia di Rimini inizia sulla spiaggia. Già 800.000 anni fa, l'uomo primitivo si aggirava lungo la costa, arretrata fino al colle di Covignano. Dalla preistoria il cammino della civiltà si è snodato attraverso le principali tappe evolutive, portando Rimini alla ribalta della scena romana.

Alla foce dell'Ariminus, in una terra prima frequentata da Etruschi, Umbri, Greci e Galli, i Romani fondano, nel 268 a.C., la colonia di Ariminum, baluardo contro il pericolo gallico e trampolino per la conquista della pianura Padana. Nodo viario collegato all'Italia centrale (via Flaminia) e al Nord (via Emilia e via Popilia), Rimini si apre anche al mare e ai traffici che fanno capo all'approdo fluviale.
Coinvolta nelle guerre civili, resta fedele al partito dei popolari ed ai suoi leader, prima Mario e quindi Cesare, protagonista, dopo il passaggio del Rubicone, dello storico appello alle legioni nel foro di Rimini.

Oggetto delle attenzioni degli imperatori, in particolare con Augusto e Adriano, la città vive una splendida stagione che ha nell'Arco, nel Ponte e nell'Anfiteatro, i segni più prestigiosi.
La crisi della romanità è segnata dalle distruzioni causate da invasioni e guerre, ma anche da testimonianze dei palazzi dei funzionari imperiali e dalle prime chiese, simboli della diffusione del Cristianesimo, che proprio a Rimini riunisce, nel 359, un importante Concilio.
Nella città, Comune dal XIII secolo, con l'arrivo degli Ordini religiosi sorgono conventi e chiese ove lavorano grandi artisti; l'esperienza di Giotto ispira la Scuola riminese del Trecento, espressione di un originale fermento culturale.

Dalle lotte fra le fazioni comunali emerge la famiglia dei Malatesti che ha il suo più celebre esponente in Sigismondo Pandolfo, condottiero e mecenate, signore di Rimini fra il 1432 e il 1468.
Cacciati i Malatesti agli inizi del '500, Rimini, ora piccolo centro del Regno Pontificio, ha un governo locale sottoposto al legato apostolico di Ravenna. Dalla fine del secolo si ridisegna la piazza comunale (piazza Cavour), chiusa a monte dall'edificio dei Forni, ove poi sorgerà il teatro Poletti; al centro, accanto alla fontana, dal 1614 campeggia la statua di Paolo V.
La 'piazza grande' (ora 'Tre Martiri'), luogo di mercati e tornei, nel '500 subisce rilevanti cambiamenti: vengono edificati il Tempietto di Sant'Antonio da Padova e l'isolato con la Torre dell'Orologio che conferisce allo spazio forma e dimensioni odierne.

Fino al '700, la città è funestata da scorrerie di eserciti, da terremoti, carestie, alluvioni e attacchi di pirati. In questo grigio panorama, assume importanza, nella provata economia locale, la pesca: lo testimoniano alcune opere di architettura funzionale quali la Pescheria e il Faro.

Rimini, coinvolta con la Romagna dal passaggio delle truppe giacobine, entra a far parte, nel 1797, della Repubblica Cisalpina. Il governo napoleonico sopprime gli Ordini monastici e confisca i loro beni, provocando la dispersione di un ingente patrimonio e la demolizione, fra le altre chiese, dell'antica cattedrale di Santa Colomba. Proprio da Rimini, il 30 marzo del 1815, Gioacchino Murat lancia il proclama agli Italiani, incitandoli all'unità e all'indipendenza.

Squarci della città ottocentesca sono offerti da palazzi lungo il Corso d'Augusto, ma soprattutto dal teatro, progettato da Luigi Poletti, che traduce in forme neoclassiche le ambizioni della classe dirigente.

L'elemento più rivoluzionario per la città è tuttavia la nascita, nel 1843, del Primo Stabilimento Balneare. Simbolo della Rimini turistica è il Kursaal, l'edificio per le sfarzose feste mondane. In pochi anni la marina subisce una forte espansione edilizia che connota Rimini come 'la città dei villini'; il litorale, agli inizi del '900, si arricchisce del Grand Hotel, la prima importante struttura alberghiera, emblema di un nuovo turismo. Lacerata dai bombardamenti e dal passaggio del fronte sulla linea gotica durante la seconda guerra mondiale, la città, dopo la liberazione del 21 settembre 1944, inizia l'imponente opera di ricostruzione che, con l'esplosivo sviluppo dell'economia balneare, consegna una rinnovata realtà urbana.

Data ultimo aggiornamento 17/12/2014 - 16:26