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Home / Notizie / Rimini apre l'anno nuovo con l'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti

15-12-2011

Rimini apre l'anno nuovo con l'Elisir d'Amore di Gaetano Donizetti

Come da tradizione appuntamento il 1° e il 3 gennaio con la grande opera lirica

Rimini è ancora una volta l’unica città d’Italia ad aprire l’anno con la grande Opera. Domenica 1 gennaio, ore 17,30 (con replica martedì 3 gennaio ore 21.00) all’Auditorium dei Congressi, in via della Fiera 52, va in scena L’Elisir d’Amore, il capolavoro di Gaetano Donizetti, per la regia di Paolo Panizza.

Dopo le grandi tragedie andate in scena negli ultimi anni, per la prima volta al Capodanno di Rimini viene presentato un melodramma giocoso, L’Elisir d’Amore, opera in due atti di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani, per la regia di Paolo Panizza, con il Coro Lirico città di Rimini ‘Amintore Galli’, l’Orchestra Alighieri di Ravenna. Dirige il Maestro Giulia Manicardi.

L'altra novità di quest’anno riguarda proprio la direzione d’orchestra. Giulia Manicardi è infatti una delle pochissime donne, in Italia, che riveste questo ruolo. Sarà lei a condurre l’orchestra Alighieri di Ravenna, il Coro Amintore Galli di Rimini e i solisti attraverso le meravigliose pagine che hanno fatto dell’Elisir una delle Opere buffe più apprezzate della storia del genere.

Ciò che fa innamorare di quest’opera è in particolare la tipica melodia donizettiana che accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di trasformare con agile inventiva la risata in sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia.
Il bucolico paesaggio basco che fa da fondale alla versione tradizionale si traduce, nell’Elisir di Paolo Panizza, nel linguaggio della modernità con uno stilizzato colonnato che vuol suggerire la piazza: luogo d’incontri e di relazioni, luogo per eccellenza in cui confluisce il passeggio di chi in quel luogo ci vive, come Adina, Nemorino e i loro compaesani e il passaggio di chi ci arriva per caso o per mestiere.

Trama dell’opera
Adina, ricca fittavola erudita, racconta ai suoi contadini dell'antica storia di Tristano e Isotta, innamorati per effetto di un filtro amoroso. Il timido contadino Nemorino, che si strugge d'infelice amore per lei, vorrebbe venire in possesso di un filtro tanto portentoso. In paese giunge un drappello di soldati guidati da Belcore che riesce ad attirare su di sé l'attenzione di Adina. Arriva anche il dottor Dulcamara, un ciarlatano che si fa passare per un taumaturgo, al quale Nemorino chiede "la bevanda amorosa della regina Isotta". Il furbo Dulcamara vende così all’ingenuo una bottiglia di Bordeaux in cambio di uno zecchino. Nemorino, comincia a berne, diviene sempre più euforico e, nei confronti di Adina, ostenta indifferenza. Lei, irritata e anche un po' incollerita si lascia convincere da Belcore a sposarlo. Nemorino è disperato! Dulcamara allora gli consiglia di prendere una seconda bottiglia di elisir per anticiparne l'effetto. Nel frattempo, lo zio di Nemorino è morto lasciandogli una grossa eredità, ma lui non lo sa ancora. La notizia arriva però alle belle del paese che improvvisamente lo circondano di attenzioni. Sembra proprio che l'elisir cominci a mostrare gli attesi effetti! Adina, che non sa nulla dell'eredità, è gelosa delle premure delle ragazze verso Nemorino. Dulcamara, che intanto comincia a credere anche lui alla forza prodigiosa del suo elisir, le racconta che Nemorino ha comprato da lui una pozione magica. Adina comprende tutto e vuole riconquistarlo. Nemorino ha così la certezza che il suo amore è corrisposto. L’astuto Dulcamara è il vincitore: i paesani lo portano in trionfo e comprano in gran quantità il magico Elisir.

Dichiara Paolo Panizza: "Tutti abbiamo bisogno d’illuderci per cercare un po’ di felicità, di trovare un Dulcamara pronto a fornirci l’elisir di cui abbiamo bisogno. Giocando con questo, l’opera diventa una favola, raccontata sulla splendida musica di Donizetti.”

Artisti
Adina: Barbara Bargnesi (soprano)
Nemorino: Alessandro Luciano (tenore)
Dulcamara: Marco Bussi (basso) 1 gennaio - Graziano Dallavalle (basso) 3 gennaio
Belcore: Stefano Cianci (baritono)
Giannetta: Elisa Maffi (soprano)

Direttore d’orchestra Giulia Manicardi
Regia e scene Paolo Panizza
Costumi Artemio Cabassi
Coreografie Lino Villa
Disegno Luci Fiammetta Baldiserri

Orchestra Alighieri di Ravenna
Coro Lirico città di Rimini Amintore Galli
Maestro del Coro Matteo Salvemini
Corpo di ballo Opera Futura/Estemporada Sassari
Ballerini: Marta Cicu, Alessandra D'Apice, Marzia Delogu, Simona Desole, Noemi Garini, Francesca Luzzu, Carlo Maceri, Giuseppe Sanna

Responsabile coordinamento generale e direzione artistica Claudia Corbelli, Loredana Dori
Direttore di produzione Paolo Panizza
Coordinamento tecnico Marco Cevoli
Maestri collaboratori So Young Sim, Elisa Montipò
Direttore di palcoscenico Federico Bertolani


Ingresso a pagamento
costo dei biglietti: sett.A € 50 - sett.B € 40 - Sett. C € 30 - Sett.D € 25

Prevendita: Piazza Cavour 31 C/o Uffici URP Comune di Rimini – orari di apertura: tutti i giorni domeniche comprese 9.00 – 12,30 / 16,00 – 19,30

Parte del ricavato sarà devoluta all’Istituto Oncologico Romagnolo per sostenere gli importanti progetti di ricerca e di assistenza in campo oncologico

Info: tel 328.1922593 – 389 8444019 fax 0541 704157
info@corogallirimini.it  - www.corogallirimini.it