Quando nasce il teatro all’italiana? Come si trasforma nel tempo? Quale rapporto intrattiene con l’opera, il genere che più di altri ha contribuito a canonizzarlo? Perché il Teatro Galli di Rimini è così importante? Attorno a queste ed altre domande ruota la conferenza dal titolo “Il teatro all’italiana come medium” - terzo appuntamento del ciclo "Il Teatro nell'Ottocento. Quando il Galli aprì i battenti" - in programma domenica 13 gennaio alla Sala del Giudizio del Museo della Città (ore 11).
Dopo aver ascoltato nei primi due incontri le parole di Stefano Pivato e Fabio Sartorelli, a condurre il terzo approfondimento sarà Emilio Sala, professore associato di drammaturgia musicale all'Università statale di Milano e direttore scientifico tra il 2012 e il 2014 dell’Istituto nazionale di studi verdiani. Il presupposto della conferenza è che il teatro non sia solo uno spazio fisico (un supporto), ma un vero e proprio spazio simbolico (un medium) che svolge un ruolo drammaturgicamente attivo nella messa a punto dei suoi prodotti performativi.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Giovedì 17 gennaio, Francesco Amendolagine e Livio Petriccione presentano il libro 'Il Teatro Galli, Tecniche e materiali per la ricostruzione degli apparati decorativi del capolavoro di Luigi Poletti (unico appuntamento alle ore 17.00)
Ultimo appuntamento, domenica 20 gennaio con Piero Meldini e il tema 'Vita teatrale e pubblico a Rimini nell'età della Restaurazione'.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info: www.sagramusicalemalatestiana.it/programma/conferenze/il-teatro-nellottocento
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