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Home / Eventi / Manifestazioni e Iniziative / Francesca 2021: Le Commedie dei Malatesta. Dante e la Corte dei Signori di Rimini

Francesca 2021: Le Commedie dei Malatesta. Dante e la Corte dei Signori di Rimini

Giornata di studio al Museo della Città
Telefono: 
0541 793851
Località: 
Museo della Città (Sala del Giudizio Universale), via Tonini, 1 - Rimini centro storico

Nell'ambito del progetto Francesca 2021, è proposta una giornata di studio dal titolo 'Le Commedie dei Malatesta. Dante e la Corte dei Signori di Rimini'. La conferenza vuole illustrare e documentare, attraverso due antichi e preziosi codici della Commedia del XV secolo, il rapporto tra Dante e la corte malatestiana di Rimini.
Punto focale sono due preziose sconosciute e dimenticate Commedie. La prima è la Commedia commissionata da Pandolfo III, datata Padova 10 luglio 1411, oggi alla Bibliothèque nationale de France (Ms Italien 530), un manoscritto pergamenaceo decorato con lo scudo di Sigismondo Pandolfo e gli emblemi araldici dei Malatesta, pervenuto nelle raccolte reali dalla Biblioteca Mazzarino dopo un viaggio avventuroso tra le corti malatestiane della Lombardia, delle Marche e della Romagna. Viene illustrata da Ferruccio Farina, già oggetto della comunicazione BNF Ms Italien 530: a 1411 illuminated malatestian Commedia as a source of mystery, adventure and romantic interpretation al “Dante and the Visual Arts: a Summer Symposium”, Ucla e J. Paul Getty Museum, Los Angeles, 22 agosto 2016.
La seconda è la Commedia tradotta e commentata in latino tra il 1416 e il 1417 da Giovanni Bertoldi da Serravalle, frate minore vicino alla famiglia Malatesta e in particolare a Carlo, signore di Rimini, fratello di Pandolfo, zio di Sigismondo: Translatio et Comentum totius libri D. A. cum textu italico fratris Bartholomaei a Colle. Giovanni Bertoldi, uomo di grande sapere, vescovo di Fermo, professore di teologia e diplomatico legato a papa Gregorio XII, scrisse l’opera tra il 1416 e il 1417 durante il Concilio di Costanza dove fu relatore.
E’ la prima Commedia tradotta in lingua latina, giunta a noi attraverso tre antichi codici. Viene illustrata da Gennaro Ferrante, Università di Napoli Federico II, studioso del tema e già autore, tra l’altro, di Giovanni Bertoldi da Serravalle, in (a c. di E. Malato e G. Mazzucchi) Censimento dei Commenti Danteschi [I Commenti di tradizione manoscritta (fino al 1480)], Roma. Salerno Editrice, 2011.
Il tema è affrontato dai professori Natascia Tonelli, dell’Università degli Studi di Siena, Gennaro Ferrante, dell’Università degli Studi Federico II, Napoli, Marco Veglia, dell’Università degli Studi di Bologna moderati da Ferruccio Farina, del Centro Studi Francesca da Rimini, di Rimini.
L’appuntamento è particolarmente importante per la cultura e la storia della Città perché tratta, attraverso le due straordinarie Commedie, dei rapporti delle Corti malatestiane con le più alte espressioni dell’arte e della cultura del Quattrocento: del ruolo di grande principe che Pandolfo esercitò durante la sua signoria a Bergamo, Brescia e Lecco, che lo vide protagonista di primo piano nel mondo dell’arte e italiana, committente di uno dei codici più preziosi della Commedia, oggi a Parigi; del prestigio di Carlo presso i potentati del tempo e, in particolare, presso il papato di cui fu tutore e garante fino al Concilio di Costanza a cui partecipò a nome di Papa Gregorio XIII e dove, fra’ Giovanni Bertoldi da Serravalle, prelato di appartenenza malatestiana, compose la prima traduzione in latino Commedia dantesca.

Periodo di svolgimento: 
venerdì 19 novembre 2021
Orario: 
alle 17.00
Ingresso: 
libero
Data ultimo aggiornamento 15/11/2021 - 13:13