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Home / Notizie / In attesa di una nuova collaborazione con il Museo statale Gemäldegalerie, la Madonna Diotallevi torna a Berlino. Il 22 gennaio appuntamento virtuale con il curatore della mostra riminese

18-01-2021

In attesa di una nuova collaborazione con il Museo statale Gemäldegalerie, la Madonna Diotallevi torna a Berlino. Il 22 gennaio appuntamento virtuale con il curatore della mostra riminese

Madonna Diotallevi, dipinto di Raffaello Sanzio

Giunta lo scorso ottobre a Rimini, la Madonna Diotallevi, capolavoro giovanile di Raffaello, lascerà nuovamente Rimini alla volta di Berlino.

Dopo 178 anni, infatti, l’opera giovanile dell’Urbinate che porta il nome del suo ultimo proprietario privato, il marchese riminese Audiface Diotallevi, era tornata a Rimini, in prestito dai Musei Statali di Berlino Gemäldegalerie, per restare in mostra al Museo della Città dal 17 ottobre 2020 fino al 10 gennaio del 2021, in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello, per poi tornare in Germania con un apparato di studi e un avanzamento delle conoscenze sul dipinto, acquisite grazie alle ricerche del prof. Giulio Zavatta, curatore della mostra.

Al momento della formalizzazione della collaborazione con l’istituzione museale berlinese, non era possibile immaginare che l'emergenza sanitaria avrebbe influito notevolmente sulla possibilità di ammirare la splendida tavola del giovane Raffaello. Per questo l’Amministrazione Comunale, auspica che l’opera possa in futuro tornare nuovamente a Rimini per consentire, a quanti lo vorranno fare, di ammirare il capolavoro.

In vista del rientro a Berlino della Madonna Diotallevi, il Museo della città, in collaborazione con Radio Ora, ha organizzato un appuntamento virtuale, il 22 gennaio alle ore 20,30, con Giulio Zavatta, storico dell’arte dell’Università  Ca' Foscari di Venezia, autore del recente volume sulla Madonna Diotallevi e curatore della mostra “Raffaello a Rimini. Il ritorno della Madonna Diotallevi”. L’evento sarà in onda su www.officinariminiarte.it e www.facebook.com/Officinariminiarte

 

La Madonna Diotallevi di Raffaello
Molte Madonne di Raffaello portano il nome dell’ultimo proprietario privato prima del loro ingresso nelle principali istituzioni museali del mondo: la Diotallevi fa parte di questo novero.  La storia di questo dipinto, infatti, allo stato attuale delle conoscenze, risale fino al suo ultimo collezionista, il marchese riminese Audiface Diotallevi. Non si hanno notizie sulla sua precedente vicenda né sulla sua provenienza originaria. In realtà, tuttavia, presso il nobile romagnolo il dipinto era considerato opera di Perugino. Per questa piccola tavola, quindi, la vicenda critica sotto il nome di Raffaello si originò quando Gustav Friederich Waagen, vedendola a Rimini nel 1842, la riconobbe come opera giovanile dell’Urbinate, raccomandando al suo direttore generale Ignaz von Olfers di procedere celermente al suo acquisto per 150 talleri Luigini «poiché questo dipinto presumibilmente sarà uno dei più richiesti del mondo».

 

La "Madonna Diotallevi" era già tornata visibile al pubblico in novembre, grazie a una visita in streaming, un appuntamento in cui, grazie a Martine Scalini, docente esperta di storia dell’arte e del patrimonio artistico riminese, ci si può avvicinare al dipinto e scoprirne storia, caratteristiche e curiosità. La "lezione" di Martine Scalini permette di scoprire il dipinto databile intorno al 1504 ed appartenuta fino all'Ottocento alla collezione del marchese riminese Audiface Diotallevi, da cui prende il nome, per poi giungere in Germania nel 1842 in seguito all'acquisto effettuato da Gustav Friedrich Waagen.  Guarda il video della visita