
È il terzo fra i grandi monumenti romani di cui Rimini si può vantare. Eretto probabilmente nel II sec. d.C., oggi non rimangono che poche vestigia di quello che fu uno dei maggiori anfiteatri dell'Emilia romana.
Aveva forma ellittica con un'arena che misurava m. 76,40 x 47,40 e si componeva di 60 fornici (si calcola che potesse contenere da dieci a dodicimila persone senza contare gli spettatori che prendevano posto sulle balconate lignee accessorie).
L'anfiteatro romano era luogo di spettacolo: qui si svolgevano giochi gladiatori, combattimenti fra uomini, uomini e animali, particolarmente graditi al pubblico romano.
Il pubblico era coinvolto nella fase finale del verdetto sulla sorte del gladiatore sconfitto: in caso di grazia si urlava "missum" (libero), la condanna era sancita dal famoso pollice rivolto verso il basso!
Nel III secolo fu incluso nel perimetro delle nuove mura della città; saccheggiato e smantellato durante le invasioni barbariche, i danni più gravi sono stati causati dall'ultimo conflitto mondiale.
Oggi sono riconoscibili soltanto alcune parti del grandioso edificio (i muri dell'arena, uno degli ingressi principali e qualche accesso alle balconate) rimane comunque l'unico teatro superstite in Emilia Romagna.
Zona di via Roma. Lo si può raggiungere con gli autobus urbani che si fermano dall'Arco d'Augusto. Da qui si percorre via Bastioni Orientali, dove si offrono allo sguardo le mura medievali-malatestiane della cinta urbana, sino all'incrocio con via Roma. Qui si snoda una pista ciclabile tra il verde che fiancheggia l'anfiteatro.
Come raggiungere il centro storico:
in auto: uscita autostrada A14 "Rimini Sud"; proseguire per il centro per circa 3 km.
Parcheggi utili: 1) Parco Cervi 2) Parcheggio via Roma - Settebello 3) largo Gramsci
in treno: dalla stazione ferroviaria percorrere via Roma
in aereo: bus n.9 - fermata Arco d'Augusto oppure Stazione Ferroviaria
Per le visite guidate, in particolare per le scuole, rivolgersi ai Musei Comunali. Nel periodo estivo è utilizzato per spettacoli teatrali. La visita al sito archeologico, è preceduta da una introduzione che si avvale del supporto di immagini e della documentazione relativa allanfiteatro riminese esposta nella sezione archeologica del Museo della Città: tra i reperti un gradino in pietra che richiama la ripartizione degli spalti attraverso la numerazione dei posti, mentre una moneta dellimperatore Adriano, rinvenuta nella malta, data la costruzione alla metà del II secolo d.C. Dal Museo,luogo di ritrovo e sede della breve presentazione, la visita guidata si sposterà allinterno dellarea dellAnfiteatro, alla scoperta della struttura originaria.
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