Sarà in esposizione fino al 16 giugno negli spazi del Museo della Città l'opera di Fioravanti, il cenacolo ritrovato.
Il grande affresco recentemente ritrovato, è al centro della mostra allestita al primo piano del Museo, dove l’opera dialogherà con quelle del pittore cinquecentesco, molto attivo a Rimini e in Romagna, Bartolomeo Coda.
Il cenacolo, opera di grandi e insolite dimensioni (quattro metri per due), rappresenta l’Ultima cena ed è un affresco su tela che Fioravanti realizzò per la cappella interna al complesso della Congregazione Sorelle dell’Immacolata di Miramare, fondata da don Domenico Masi.
Accanto all’opera ritrovata, sono esposte una piccola Crocifissione e un autoritratto, prestato dalla moglie di Fioravanti, Adele Briani, datato anch’esso 1970. Tutte e tre le opere sono ad affresco, ambito che Fioravanti ha molto praticato lasciando alcune decine di opere.
Dopo la grande retrospettiva del 2015 sulla scultura e il disegno di Fioravanti, curata da Maurizio Cecchetti a Rimini e suddivisa fra Castel Sismondo e Museo della Città, questa nuova mostra rappresenta un primo parziale tentativo di approfondire un aspetto dell’opera di Fioravanti ancora poco indagato.
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