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Home / Notizie / Sospesa fino al 3 aprile "Fellini 100 Genio immortale. La mostra" dedicata all’immaginario del Maestro del cinema prorogata fino al 13 aprile

27-01-2020

Sospesa fino al 3 aprile "Fellini 100 Genio immortale. La mostra" dedicata all’immaginario del Maestro del cinema prorogata fino al 13 aprile

Fellini 100 Genio immortale. La mostra

SOSPESA IN OTTEMPERANZA AL  DPCM del 08/03/2020

Grande successo di pubblico per la mostra dedicata a Fellini nelle sale di Castel Sismondo a Rimini, che è stata prorogata fino al 13 aprile per consentire, anche nel periodo pasquale, di visitare la prima mostra multimediale dedicata al più imitato e premiato regista della storia del cinema - di cui nel 2020 ricorre il Centenario - e immergersi in un viaggio unico nell’immaginario di uno degli artisti più visionari del ventesimo secolo attraverso documenti, disegni, costumi, manoscritti e film.

L’esposizione, ideata e progettata da Studio Azzurro di Milano, è una mostra itinerante che riporta in primo piano memorie, emozioni, fotogrammi, scene, suggestioni provenienti da quel mondo straordinario capace di dirci tutta la verità su noi stessi con l’irresistibile fascino universale del sogno.

La mostra, allestita in quello che sarà parte della sede futura del Museo Fellini e di cui ne è anticipazione, ruota attorno a tre nuclei di contenuti, nella cornice di un allestimento scenografico innovativo:
- il primo racconta la Storia d’Italia a partire dagli anni Venti-Trenta per passare poi al dopoguerra e finire agli anni Ottanta attraverso l’immaginario dei film di Fellini.
- il secondo nucleo è dedicato al racconto dei compagni di viaggio del regista, reali, immaginari, collaboratori e no.
- Infine il terzo nucleo sarà dedicato alla presentazione del progetto permanente del Museo Internazionale Federico Fellini.

La Mostra presenta tanto materiale inedito che restituisce al visitatore l’immaginario felliniano. Tra le varie sezioni che la compongono, una presenta il materiale del Fondo Nino Rota, il celebre compositore che ha collaborato con Fellini su molti film. In particolare sarà esposta, per la prima volta, una serie di taccuini originali sui quali Rota appuntava le indicazioni del Maestro sulla musica che avrebbe dovuto accompagnare ed esaltare le sue scelte registiche.

E ancora, tra i materiali inediti, esposta la primissima sceneggiatura di quello che poi sarebbe diventato Amarcord, intitolato “Il borgo”, in una prima stesura, e la sceneggiatura di Otto e mezzo di proprietà di Lina Wertmuller, che fu assistente alla regia di Federico Fellini proprio in quel film.

Sfilano gli abiti di moda ecclesiastica di Roma accanto ai costumi del Casanova, per i quali lo scenografo Danilo Donati ottenne l’Oscar. Esposto, sempre dal set di Casanova, il ciak originale, uno dei prestiti della Fondazione Fellini di Sion, con la quale il Comune di Rimini ha siglato un protocollo di intesa. Altri prestiti provenienti dall’archivio fotografico di Elisabetta Catalano e dalle collezioni private di due maestri della fotografia, come Tonino Delli Colli e Giuseppe Rotunno, riempiono le sale dedicate ai compagni di viaggio di Fellini, mentre le immagini di brani di repertorio dell’Istituto Luce e di Teche Rai scorrono accanto alle sequenze del film del regista riminese in un rinvio da cui riemergono gli ultimi cento anni della storia del nostro paese. Anche dall’archivio dell’Associazione Tonino Guerra provengono materiali inediti appartenuti al poeta, scrittore e sceneggiatore nato a Santarcangelo nel 1920, testimonianza di un incontro umano e professionale che ha segnato il cinema e la cultura italiana.

Una mostra inedita su Fellini, perché porta al centro del proprio percorso la visione dei film, e questo grazie alla partecipazione sia dei produttori più o meno recenti (come Cristaldi, Titanus, De Laurentiis, Grimaldi, Rai Cinema) sia di coloro che in questi anni, come Mediaset, hanno custodito e tutelato una parte considerevole della filmografia.

Dal 18 gennaio mostra nella mostra, nella sezione temporanea ‘Fellini open lab’, allestita nel piano ammezzato, si può ammirare ‘Sulla Strada di Fellini’, un allestimento temporaneo di foto inedite sul set del film 'La strada' dalla collezione di Mauro Penzo a cura di Claudio Ballestracci.

 

Il Museo permanente.
L’appuntamento del centenario è anche l’occasione per porre le fondamenta del Museo Internazionale Federico Fellini. Un'esposizione permanente che aprirà a dicembre 2020 con l'ambizione di diventare per il pubblico di tutto il mondo il luogo dove poter incontrare e riscoprire l’universo inimitabile di Federico Fellini.  Il Museo Internazionale sarà, infatti, il più grande progetto museale dedicato al regista riminese e coniugherà la poesia del cinema felliniano con le tecnologie e le scelte urbanistiche più innovative. Un Museo dell’immaginario che interpreterà il cinema del regista non come opera in sé conclusa, ma come chiave del “tutto si immagina”.

Il Museo Fellini ruoterà intorno a tre poli, Castel Sismondo, Palazzo Valloni, sede del cinema Fulgor dove Fellini vide i primi film e l’area urbana della Piazza dei Sogni, che, attraverso un percorso di installazioni e scenografie felliniane, farà non solo da tessuto connettivo, ma da creativo ‘fil rouge’ tra questi due edifici dallo straordinario valore architettonico e simbolico. Gli spazi di Palazzo Valloni e di Castel Sismondo, così interconnessi, diventeranno il luogo di una narrazione coinvolgente attraverso film, documentari, interviste e ancora sceneggiature, lettere, spartiti, oggetti di scena e insieme a questi i disegni – che tanta parte hanno avuto nel processo ideativo del Maestro - e i costumi, a documentare anche la qualità e l’originalità delle collaborazioni e delle maestranze coinvolte in ognuno dei progetti di Fellini.

Le soluzioni ad altissima tecnologia, si intersecano nel castello, nel Fulgor, nelle piazze, a meravigliose ‘macchine’ e installazioni in bilico tra l’età d’oro del cinema e anticipazioni di futuro. Da questo ‘incontro’ scaturiscono scenari di grande poesia universale che, attraverso sofisticati processi di realtà aumentata, vengono condivisi dai visitatori, non più chiamati solo a ‘guardare’ ma a ‘vivere’ completamente gli spazi. La sala della nebbia di ‘Amarcord’ con l’incontro con il nonno, le pagine del Libro dei Sogni che, grazie a un soffio, si spargono virtualmente nella stanza, la grande ‘vela dell’acqua’, un enorme schermo cinematografico ‘liquido’ sul quale rivivrà il passaggio del Rex, una delle scene più emozionanti di ‘Amarcord’.

Alla progettazione del Museo Internazionale Federico Fellini, inserito dal MIBACT tra i grandi progetti nazionali beni culturali e sostenuto da un comitato tecnico-scientifico composto da Paolo Fabbri, Vincenzo Trione, Luca Beatrice, Mario Sesti, Laura Delli Colli, Stefano Della Torre, Francesca Fabbri Fellini e Sergio Metalli, ha concorso un raggruppamento di imprese e professionisti guidato da Lumiere & Co. e Anteo,  ideazione, progetto artistico multimediale  e messa in scena  di Studio Azzurro, curatori Marco Bertozzi e Anna Villari, progetto architettonico e allestitivo di Orazio Carpenzano e Tommaso Pallaria.

 

Il Logo Fellini 100 firmato da Paolo Virzì
Tutte le iniziative che festeggeranno il centenario sono raccolte sotto l’etichetta di “Fellini 100”, il cartellone delle celebrazioni felliniane coordinato dal Comitato Nazionale (costituito da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, Ministero degli Affari Esteri – Direzione Generale per la promozione del sistema Paese, Regione Emilia Romagna, Comune di Rimini, Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto Luce / Cinecittà, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia / Cineteca Nazionale, Fondazione Maria Adriana Prolo/Museo Nazionale del Cinema di Torino) e che ha adottato come proprio logo un disegno del regista Paolo Virzì ispirato a una delle foto più famose della storia del cinema: Fellini domatore (di personaggi, di fantasie, di ossessioni) sul set di 8 ½, scattata da Tazio Secchiaroli.

 

"Fellini 100 Genio immortale. La mostra" - a cui è stato assegnato uno speciale premio di rappresentanza da parte della Presidenza della Repubblica per la rilevanza culturale dell’iniziativa - dopo l'allestimento a Rimini fino al 13 aprile, comincerà il suo viaggio: arriverà a Roma, a Palazzo Venezia, per poi varcare i confini nazionali con esposizioni a Los Angeles, Mosca e Berlino.
 

Orario apertura: da martedì a domenica 10.00 - 23.00. Lunedì non festivi chiuso.

Biglietti:

Intero: € 10,00

Ridotto: € 8,00 riservato a gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 anni, maggiori di 65 anni e studenti universitari con tesserino

Ridotto scuola: € 5,00

Biglietto speciale famiglia: € 22,00 ingresso alla mostra per due adulti e due bambini fino a 14 anni

Biglietto unico: Mostra Fellini 100 e Musei di Rimini: intero: € 12,00 - Ridotto: € 10,00

Ridotto speciale: € 5,00 riservato per  convenzioni

Gratuito: bambini fino ai 6 anni di età, un accompagnatore per ogni gruppo, diversamente abili con accompagnatore, due accompagnatori per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino


Visite guidate
Tutti i sabato alle 18 e tutte le domeniche alle 11.30
È richiesta la prenotazione chiamando il numero 339 7758638
Costo: visita guidata € 5,00 + biglietto di ingresso ridotto € 8,00
Su prenotazione al 339 7758638

Su richiesta, la visita alla mostra può essere integrata con un percorso nella città di Rimini a scelta tra:
-La Rimini dell’immaginario felliniano
Un percorso di visita per scoprire i luoghi che più hanno influito sull’immaginario felliniano. Dalle piazze al Cinema Fulgor, al Borgo San Giuliano per poi giungere al mitico “Grand Hotel”.
-La Rimini di Fellini: la città tra le due guerre
Come era la città in cui visse Fellini e quali sono i luoghi legati al suo vissuto e che lasciò in lui tracce indelebili?
Durata 2 ore. Costo € 90,00 per gruppo (fino a 20 partecipanti) oppure € 4,50 a persona per gruppi da 20 a 30 partecipanti. Prenotazioni al 0541 704426
 

Infowww.mostrafellini100.it/  tel: 0541 704494 - 0541 53399