Magdi Allam e Alessandro Meluzzi a Moby Cult

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
Lo psichiatra Alessandro Meluzzi e il giornalista Magdi Allam sono i prossimi ospiti della rassegna di incontro con gli autori sul porto di Rimini, dal titolo Moby Cult<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /?>

Lunedì 20 agosto Alessandro Meluzzi presenta ErosAgape. Un’unica forma d’amore – tensostruttura p.le Boscovich, ore 21.30. Ingresso libero.

L’amore è istinto o ragione? Pulsione o stato dell’anima? Dalla fusione dell’amore-Eros legato alla sfera del desiderio con l’amore fraterno-Agape, che ci porta idealmente verso l’altro, nasce l’ErosAgape, l’amore che è estasi ed abbandono dei sensi ma anche capacità di sacrificio e rinuncia. Se Eros è l’impulso iniziale che ci fa desiderare un oggetto e una persona, Agape ne è il completamento come forma di amore sublime, diretto verso ogni essere umano. Il discorso sull’amore nel saggio si allarga poi alle sue espressioni sociali, a partire dalla famiglia e dalla coppia, dal rapporto medico-paziente, dal mondo del volontariato e dell’accoglienza. Attraverso la pluralità di significati apparentemente contraddittori di cui è intrecciata la parola amore,  Meluzzi ci invita a intravedere nel desiderare e nell’andare verso l’altro l’immagine della ricerca della totalità, della fonte del senso. Che, per un credente, può essere un’evidente metafora dell’andare verso la Divinità, per un non credente la ricerca dell’Assoluto nella propria psiche profonda. Per Meluzzi, che pure si richiama alla Prima Enciclica di Papa Benedetto XVI, non c’è differenza sostanziale. L’amore è un’esperienza fisica, psicologica  e mistica insieme, è il cammino che attraverso l’incontro di corpi e persone porta più in là, la ricerca di uno sguardo metaforico su una più alta verità e libertà.

Martedì 21 agosto a MobyCult Magdi Allam presenta ‘Viva Israele’ - tensostruttura p.le Boscovich, ore 21.30. Ingresso libero.

Il 21 agosto Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della Sera, presenta il suo libro più sofferto e autobiografico: Viva Israele. «In queste pagine» rivela l’autore «ho voluto raccontarvi il mio lento e sofferto percorso esistenziale dall'ideologia della menzogna, della dittatura, dell'odio, della violenza e della morte alla civiltà della verità, della libertà, dell'amore, della pace e della vita. Fino a maturare il pieno convincimento che, oggi più che mai, la difesa del valore della sacralità della vita coincida con la difesa del diritto di Israele all'esistenza». Magdi Allam, bersaglio dei più intransigenti integralisti islamici per via delle critiche ripetute al terrorismo suicida palestinese, è un “musulmano laico” che da anni vive sotto scorta. Non ha paura, però, di lanciare un grido che non è soltanto di solidarietà per un paese e per un popolo. Per Allam Israele è un paradigma. Chi difende il diritto alla sua esistenza si pone dalla parte della libertà e della sacralità della vita. L'ideologia della morte, che è alla base del terrorismo e che considera i “non islamici” nemici a tutti gli effetti, nasce proprio dal conflitto del mondo arabo con Israele. Allam ha visto con i suoi occhi la trasformazione dell'Egitto da paese tollerante in nazione corrosa dall'integralismo e dal fanatismo, proprio a partire dalla campagna di criminalizzazione di Israele inaugurata da Nasser e culminata nel 1967 con la guerra dei Sei giorni. Viva Israele è un appello a tutti (cristiani e musulmani, europei e arabi, e in particolare a noi italiani) perché riconoscano quale pericolo mortale si nasconde nell'odio anti-israeliano. Per Allam non possiamo lasciare che in Italia si giustifichi in buona o cattiva fede, la criminalizzazione dello Stato ebraico: la nostra tradizionale capacità di sopire conflitti tramite compromessi può essere, di fronte alla minaccia integralista, molto pericolosa. Ecco perché questo libro autobiografico può parlare alle coscienze di tutti: dietro l'intransigenza con cui si tutela il diritto di Israele all'esistenza e alla pace c'è la fermezza con cui si protegge la nostra società dai pericoli di infiltrazione e legittimazione dell'ideologia della morte. «Io non ci sto» conclude l’autore. «Non mi sottometto né ai tagliagola né ai taglialingua».

A dialogare con Magdi Allam domani sera sarà lo psichiatra e scrittore Alessandro Meluzzi.

MobyCult è organizzato da CNA.COM in collaborazione con il consorzio Il libro nella Città, sotto la direzione artistica di Manola Lazzarini.Per informazioni: Lorella Barlaam - Ufficio Stampa “MOBY CULT”

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