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15-04-2021

Il tuo click per riportare la statua di Luigi Poletti all'interno del Teatro Galli

Luigi Poletti

Rimini è tra le città protagoniste di "Opera tua", l'iniziativa Coop Alleanza 3.0 che sposa il sostegno alla cultura attraverso la valorizzazione e il recupero di capolavori locali: conoscere il territorio e i suoi gioielli, anche un po' nascosti e salvaguardarli è l'idea che sta alla base dell'iniziativa, che permette di scegliere, votando online, un capolavoro da restaurare.

Ogni mese due opere d'arte in sfida, dal 15 aprile al 14 maggio chiunque vorrà, potrà votare se restaurare il "Busto di Luigi Poletti Architetto" del Teatro Galli di Rimini. Per votare CLICCA QUI
Si può votare una volta al giorno da ognuno dei propri dispositivi.

Luigi Poletti è l'architetto che nel 1841 progettò il Nuovo Teatro di Rimini, il Teatro Amintore Galli che nel 2018 è stato finalmente restituito alla città dopo 75 anni dalla sua quasi completa distruzione. La statua di marmo che ne raffigura il busto può ora tornare a celebrare il Poletti all'interno del suo teatro.
Il busto venne realizzato nel 1857 dal celebre scultore carrarese Pietro Tenerani, uno degli scultori più raffinati e noti del purismo dell’Ottocento, su commissione dello stesso Poletti. I Riminesi collocarono il busto sopra l’ingresso della platea e apposero a lettere romane l’iscrizione sulla facciata: «aere civium ingenio aloisii poletti anno MDCCCLVII, in segno di riconoscenza verso l’architetto che aveva progettato e costruito il nuovo teatro.
Per salvaguardare la statua durante i lunghi lavori di ricostruzione del teatro è stata spostata in un magazzino, in attesa di essere ricollocata in sicurezza e in una nuova definitiva posizione.
Quest'operazione, che comporta anche la costruzione di un nuovo basamento più alto del precedente per ragioni di prospettiva e di sicurezza, porterebbe simbolicamente a termine l’opera di ricostruzione del Teatro con la definitiva collocazione all’interno del Foyer della statua, doverosa celebrazione al genio e al lavoro del Poletti, nonché restituzione alla collettività della fruizione di un’opera d’arte pregevole.

"Opera tua" è un progetto di Coop Alleanza 3.0 insieme a Fondaco, che ha deciso la rosa dei possibili restauri con l'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale e alle istituzioni locali. I recuperi sono finanziati con le vendite dei prodotti Fior Fiore Coop. Nelle prime quattro edizioni sono stati 32 i capolavori restaurati, o di cui è in corso il restauro.

Il tuo click può realizzare questa impresa su all.coop/operatua

 

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Pietro Tenerani (Torano, 1789 – Roma, 1869), è stato uno scultore fra i più raffinati e noti interpreti del purismo dell'Ottocento.
Formatosi a Carrara, dal 1813 a Roma, si perfezionò con Antonio Canova, di cui fu allievo prediletto e collaboratore. Dal 1825 fu membro e professore dell'Accademia di San Luca, poi (1857) presidente. Famoso per la sua perizia tecnica, scolpì numerose figure e gruppi mitologici ritratti e statue celebrative gruppi e statue sacre, monumenti funebri. La sua ricca gipsoteca è conservata nel Museo di Roma.
 

Luigi Poletti (Modena, 1792 – Milano, 1869), è annoverato fra i più celebri architetti dello Stato Pontificio. Illustre esponente della professione legato alla scuola neoclassica purista romana, avendo studiato nella città eterna, si distinse per aver elaborato un proprio linguaggio di superamento dello stile purista.
Docente di architettura pratica all’Accademia di San Luca a Roma, dirigeva dal 1833 la ricostruzione della Basilica di San Paolo fuori le mura, distrutta da un incendio.
Nel 1841 ricevette l’incarico per progettare il teatro di Rimini, che realizzò sul modello dei teatri all’italiana ma con alcune significative varianti: la sala della musica ha quattro ordini e 23 palchi ciascuno, che lo porta a essere uno dei teatri più grandi d’Italia dell’epoca; il primo ordine di palchi è eccezionalmente a doppia altezza e supporta una soluzione a colonne giganti corinzie che sostengono direttamente la balaustra del loggione; il Teatro non ha il palco reale.
Il Teatro riminese è riconosciuto come il suo capolavoro, sullo stesso piano della Basilica di San Paolo a Roma, e uno degli esempi più significativi del superamento del neoclassico della prima metà dell’Ottocento.