Il premio Fellini ad Ermanno Olmi

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015
 

Dopo Martin Scorsese nel 2005 e Roman Polanski nel 2006, va quest'anno ad Ermanno Olmi il premio Fondazione Fellini. In occasione della edizione del Premio Fondazione Fellini, il 9 e 10 novembre a Rimini, si terrà un convegno eccezionale nel senso letterale del termine. Quest’anno sarà organizzato, infatti, un simposio internazionale tra personalità delle arti e delle lettere, nonché psicologi, iconologi e critici delle più diverse discipline che nell’occasione interverranno, attraverso testimonianze e analisi storico-critiche, sui temi e i significati del Libro dei Sogni, il più prezioso reperto lasciato in eredità da Fellini. Tra i nomi illustri che hanno già accettato di partecipare ci sono il regista Marco Bellocchio, lo scrittore Marco Lodoli, alcuni psicoanalisti di fama internazionale come Bruce Sklarew, Massimo Recalcati, Antonino Ferro e Lella Ravasi Bellocchio, lo storico della letteratura Carlo Ossola, lo storico dell’arte Alberto Boatto, gli artisti Milo Manara e Carlo Maria Mariani, il curatore di mostre Sam Stourdzè, la poetessa e saggista Jacqueline Risset e il giornalista e scrittore Sergio Zavoli.<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" /?>

 

Recentemente acquisito dalla Fondazione Federico Fellini, Il Libro dei Sogni, “diario onirico” di circa quattrocento fogli da disegno illustrati e commentati dall’autore, sarà pubblicato entro breve dalla Rizzoli in Italia, Francia, Germania e Stati Uniti e verrà presentato il 17 ottobre prossimo alla Festa del Cinema di Roma con un’ampia mostra, dedicata al libro stesso, allestita presso il più prestigioso spazio dell’Auditorium.

 

Il Libro dei Sogni è una testimonianza dal valore inestimabile perché in grado di svelare i risvolti più profondi dell’inconscio felliniano, quel deposito straordinario da cui l’autore ha tratto ispirazione per dare vita e forma alla sua arte.

Fellini nel 1960 incontra lo psicanalista junghiano Bernhard il quale suggerisce all’amico di trascrivere anche sotto forma di disegni i suoi sogni. Da quel momento e con una certa regolarità fino al 1982, per Fellini il consiglio di Bernhard diventa un esercizio costante: il libro dei sogni si riempie di una serie inesauribile di immagini oniriche che l’autore realizza con particolare attenzione, anche all’estetica, e che utilizza poi spesso come spunti per i suoi film.

 

Al termine dei lavori del convegno, sabato 10 novembre intorno alle ore 18, Pupi Avati, Presidente della Fondazione, consegnerà il Premio al Maestro Ermanno Olmi.  Amico fraterno di Fellini, Olmi è un regista con alle spalle più di cinquant’anni di carriera e innumerevoli riconoscimenti internazionali. È autore di opere che, realizzate con mano sapiente e con lirismo inimitabile, hanno segnato la storia del cinema come, per citarne solo alcune, Il posto (1961), l’albero degli zoccoli (1978), la leggenda del santo bevitore (1988), il segreto del bosco vecchio (1993), il mestiere delle armi (2001) e il suo ultimo Centochiodi (2006).

 

Come ogni anno saranno numerosi gli eventi che si affiancheranno alla cerimonia di premiazione. Oltre al già citato convegno sul Libro dei sogni, non mancherà una retrospettiva del premiato e una mostra fotografica, che sarà inaugurata al Museo Fellini (in via Clementini 2) giovedì 8 novembre alle ore 18.30, con gli scatti (circa cinquanta, di cui la metà a colori) realizzati sul set del capolavoro felliniano 8 ½ dal fotografo ufficiale di scena, Paul Ronald.

 

Per informazioni:

Fondazione Federico Fellini

Via Oberdan 1, 47900 Rimini

Tel. 0541 50303 – 0541 57378 - fondazione@federicofellini.it