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05-11-2020

Palazzi dell’Arte Rimini, il Museo di arte contemporanea di Rimini, temporaneamente chiuso fino al 3 dicembre

PART - Palazzi dell’Arte Rimini

Palazzi dell’Arte Rimini annuncia la chiusura dei propri spazi espositivi nel rispetto delle disposizioni governative. L’accesso alla collezione permanente di arte contemporanea e alle mostre viene pertanto temporaneamente sospeso da venerdì 6 novembre fino a giovedì 3 dicembre.

Il Museo ha inaugurato al pubblico lo scorso 24 settembre 2020 proseguendo l’attività con visite guidate alla collezione su prenotazione obbligatoria, garantendo così un’esperienza in piena sicurezza e suscitando grande entusiasmo a livello locale e nazionale. Nell’attesa di poter tornare ad accogliere i visitatori, PART continua la propria attività digitale sui canali social e sul sito del Museo, dove offre approfondimenti sulla collezione e sui protagonisti di questa importante iniziativa.

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Palazzi dell'Arte Rimini è il nuovo sito museale che unisce in un progetto unitario la riqualificazione a fini culturali di due edifici storici nel cuore della città e la collocazione permanente dell'eclettica raccolta di opere d’arte contemporanea donate alla Fondazione San Patrignano da artisti, collezionisti e galleristi.

Il nuovo sito museale si colloca all’interno del complesso monumentale medievale costituito dal duecentesco Palazzo dell’Arengo e dal trecentesco Palazzo del Podestà, i due imponenti edifici contigui di grande rilevanza storica e architettonica che insieme a Palazzo Garampi, al Teatro Galli e alla Pescheria si affacciano sulla Piazza Cavour, cuore della città.

All’interno di questo suggestivo contesto, interessato da un primo intervento di riqualificazione, trova casa la Collezione della Fondazione San Patrignano, raccolta di opere donate di affermati artisti contemporanei del panorama italiano e internazionale in costante espansione, avviata nel 2017.

Il restauro e il riadeguamento funzionale degli edifici sono stati realizzati dallo Studio AR.CH.IT guidato da Luca Cipelletti, che ha anche firmato la messa in scena e l’allestimento della Collezione di San Patrignano. Il progetto museografico segue e ricalca la natura eclettica della collezione come punto di forza e propone grazie a modalità allestitive innovative una fruizione del contenuto estremamente libera, non scandita da un percorso di relazioni storico-critiche tra le opere. All’interno del museo le opere sono protagoniste: della relazione con gli spazi medievali del Palazzo dell’Arengo e del Podestà, e della relazione con il visitatore. Per la parte di illuminotecnica, volta a valorizzare la collezione, unitamente alle architetture dello spazio, ci si è rivolti all’architetto e lighting designer Alberto Pasetti Bombardella.

Quest’opera di riqualificazione artistico-culturale della città è stata resa possibile attraverso un intenso lavoro sinergico tra pubblico e privato sociale: l'intesa tra Comune di Rimini e Fondazione San Patrignano, grazie anche al prezioso contributo della Regione Emilia Romagna, ha permesso di dotare la città di un innovativo museo pensato per essere a un tempo occasione di avvicinamento all'arte contemporanea per il pubblico generale e strumento per valorizzare al massimo le donazioni ricevuti dalla comunità.

La raccolta d'arte contemporanea qui ospitata è il risultato, in continua crescita ed evoluzione, della prima grande iniziativa italiana di endowment su modello anglosassone: le opere della raccolta sono state donate alla Fondazione San Patrignano con atti che impegnano la Fondazione a non alienarle per un periodo minimo di cinque anni, contribuendo alla loro messa in valore rendendole visibili al pubblico; successivamente potranno essere cedute solo in caso di esigenze straordinarie della comunità per soddisfare prioritarie necessità degli ospiti in percorso di recupero dalla tossicodipendenza.

La raccolta è già oggi una ricca collezione contemporanea che riunisce artisti di grande valore come:

Mario Airò, Vanessa Beecroft, Bertozzi & Casoni, Domenico Bianchi, Alessandro Busci, Pier Paolo Calzolari, Maurizio Cannavacciuolo, Loris Cecchini, Jake e Dinos Chapman, Sandro Chia, Roberto Coda Zabetta, George Condo, Enzo Cucchi, Anne de Carbuccia, Thomas De Falco, Nicola de Maria, Gianluca Di Pasquale, Zehra Doğan, Nathalie Djurberg & Hans Berg, Sam Falls, Flavio Favelli, Giuseppe Gallo, Alberto Garutti, Giorgio Griffa, Shilpa Gupta, Mona Hatoum, Damien Hirst, Carsten Höller, Emilio Isgrò, Giovanni Iudice, William Kentridge, Loredana Longo, Claudia Losi, Iva Lulashi, Ibrahim Mahama, Agnes Martin, Paul McCarthy, Igor Mitoraj, Davide Monaldi, Gian Marco Montesano, Mimmo Paladino, Yan Pei-Ming, Tullio Pericoli, Achille Perilli, Diego Perrone, Luca Pignatelli, Pino Pinelli, Michelangelo Pistoletto, Gianni Politi, Matteo Pugliese, Jean Paul Riopelle, Pietro Ruffo, Mario Schifano, Julian Schnabel, Elisa Sighicelli, Andreas Slominski, Ettore Spalletti, Grazia Toderi, Francesco Vezzoli, Velasco Vitali, Silvio Wolf, Xiaongang Zhang.

Il museo ospita un’opera site-specific dell’artista David Tremlett, realizzata con l’aiuto dei ragazzi della comunità San Patrignano. Dopo la bella esperienza con David Tremlett e Roberto Coda Zabetta, sarà l’artista e performer curda Zehra Doğan a realizzare un’opera site-specific per il museo insieme ai ragazzi della comunità di San Patrignano.

La centralità e l'importanza del luogo destinato ad accogliere il nuovo museo, insieme al valore artistico delle opere che vi sono esposte, ha suggerito, durante la progettazione, l'idea di mettere in dialogo il contemporaneo con l'antico, imprescindibile terreno di studio e di ispirazione creativa. Di qui la scelta di riservare il posto d'onore all'interno dell'esposizione ad un'opera straordinaria, l'affresco del Giudizio Universale realizzata dai pittori della Scuola Riminese del Trecento sotto la guida del suo più importante esponente: Giovanni da Rimini. Il timpano del Giudizio universale di Giovanni da Rimini rimarrà collocato per 18 mesi nella sala dell’Arengo del Comune di Rimini, con l’intento di dare un nuovo risalto a quel periodo luminoso per la storia dell’arte che è il Trecento Riminese.


Il pubblico ha accesso al piano terra, primo piano e scalone monumentale di Palazzo dell’Arengo e alle sale del piano terra di Palazzo del Podestà.

Orari: 
feriale: dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
festivo: sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00
Chiusura settimanale:  lunedì non festivi chiuso

Ingresso: 
biglietto intero € 8
biglietto ridotto € 6
biglietto unico Musei Comunali: Part, Museo della Città, Domus del Chirurgo e Museo degli Sguardi € 12 (valido 3 giorni dal primo ingresso)

Informazioni: 0541.793879  part@comune.rimini.it   www.palazziarterimini.it

 

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