“E Dio creò la donna…”. Eva. Una donna nuda, minuta, con una massa di capelli che le fa da vestito.
Una donna sola nel “vuoto” paradiso. Gioca a scoprire, si perde e si ritrova. Scrive, annota e inventa. Eva è ingenua, beffarda, è clown. Gioca sulla donna, ironizza sui difetti, le tentazioni e i desideri. Ecco, Eva è una pulsione di gioco… mangiare una mela non è peccato ma lo è il coraggio di andare oltre, di disobbedire. Quante volte sottostiamo a leggi o imperativi per la paura di sbagliare? Stiamo accettando tutto quello che ci impongono, facendoci pensare che non ci sia altra soluzione, invece è solo dando quel “morso” che possiamo sperare di cambiare.
Pem Habitat Teatrali
EVA diario di una costola
di e con Rita Pelusio
testi di Alessandra Faiella, Marianna Stefanucci, Riccardo Piferi
regia di Marco Rampoldi
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