Mentre a Parigi gli impressionisti dipingevano le passeggiate del lungo Senna e le dame in ombrellino sulle rive della ‘Grand-Jatte’, i fotografi romagnoli iniziavano a ritrarre le forme e i riti di un’altra ‘Belle Époque’, quella che prese avvio sulle rive dell’Adriatico, alla fine dell’Ottocento.
La prima stagione della balneazione riminese risulta pressoché simultanea alla prima epopea della fotografia. Ed ecco, allora, che lo strumento che ci ha permesso di fermare il tempo ci restituisce ricordi sempre nuovi, carichi di significato e di suggestione. Possiamo così entrare nei luoghi di quel tempo sospeso e ‘virato in seppia’, muoverci tra il Kursaal e le prime tende da sole, tra stabilimenti idroterapici e pagode sul mare, in un crescendo di atmosfere decisamente affascinante.
Confrontandoci infine con i protagonisti e le comparse di quelle fotografie scopriremo similitudini e differenze, nelle vesti, nei gesti o nelle pose; riappariranno architetture e stabilimenti che non esistono più, ricordandoci ingenuità ed errori che si sono succeduti nel tempo.
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