Come 'frontespizio', la prima pagina interna di un libro che fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, la rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi.
Gli incontri faranno incontrare il volto di un libro e, insieme, quello del suo autore, per permettere al pubblico di arricchire la conoscenza del testo oltre la lettura del libro.
Venerdì 1 Febbraio viene presentato il libro di Piero Meldini 'La riminese. Venti ritratti di donne da Francesca alla Saraghina'. Dialoga con l’autore la giornalista Vera Bessone, durante la serata l’attrice Giorgia Penzo leggerà ed interpreterà dal vivo alcuni brani tratti dal libro.
mercoledì 14 novembre 2018
Alberto Cassani, L'uomo di Mosca, Baldini+Castoldi
sabato 24 novembre 2018
Alessandro Rivali, Ho cercato di scrivere Paradiso, Mondadori
In collaborazione con il quotidiano culturale Pangea
giovedì 29 novembre 2018
Polifonia di autori, Il Profumo della Viva Voce, Fara Editore
giovedì 6 dicembre 2018
Elisa Tosi Brandi, L'arte del sarto nel Medioevo. Quando la moda diventa un mestiere, Il Mulino
mercoledì 12 dicembre 2018
L'Ottocento nelle lettere della Società Anonima delle Miniere Zolfuree di Romagna. Imprenditoria nella lavorazione e nel commercio dello zolfo tra Rimini, Cesena e il Montefeltro
a cura di Silvia Crociati e Cristina Ravara Montebelli (collana Fonti n. 5, Società di studi storici per il Montefeltro, La Pieve 2018)
giovedì 20 dicembre 2018
Dorin Mihai, riMininverno
venerdì 28 dicembre 2018
Francesca Giommi, Il tesoro degli Ashanti. Viaggio in Ghana, Aras Edizioni
giovedì 3 gennaio 2019
Alessandro Tamburini, Giostra Primavera, Edizioni Pequod
giovedì 10 gennaio 2019 Posticipato a venerdì 1 febbraio 2019
Piero Meldini, La riminese. Venti ritratti di donne, da Francesca alla Saraghina, Interno4 Edizioni
sabato 26 gennaio 2019, ore 17.30
Paola Mulazzani, Alla poesia. Acheni, Minerva Edizioni
Come la prima pagina interna, che di un libro fornisce gli elementi essenziali e sostanziali, questa rassegna vuole accompagnare i lettori davanti alla porta di ingresso di nuovi testi.
L'etimo della parola "Frontespizio" (dal tardo latino frontispicium, composta di frons, frontis ‘fronte’ e del tema di specere ‘guardare’), evoca l'atto di guardare un volto, che restituisce la conoscenza delle principali espressioni e dei caratteri peculiari di una persona. Anche queste presentazioni ci faranno incontrare il volto di un libro e insieme quello del suo autore. Presentare equivale anche a declinare al presente, al qui e ora, gli infiniti argomenti legati all'arte della scrittura.
La presenza in sala dell'autore è dunque un'occasione per collocare il pubblico in una inedita postazione, aggiuntiva rispetto alla lettura del libro. Conoscere le premesse dalle quali quel testo nasce, gli intenti dai cui lo scrittore è partito per costruirne l'impalcatura, offre un importante arricchimento di senso.
Quando si diffuse il termine italiano "Frontespizio", agli inizi del XVII secolo, le pagine di apertura di un libro contenevano, oltre ai nomi e ai titoli, anche un'architettura di immagini: colonne e timpani, figure allegoriche e oggetti simbolici erano disegnati e incisi a decorazione e viatico di quelle porte d'ingresso al testo.
Massimo Pulini
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