Biblioterapia: come curarsi (o ammalarsi) coi libri

Pubblicato il: 28 Gennaio 2015

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Da lunedì 14 settembre a sabato 24 ottobre, presso l’Ufficio Prestiti della Biblioteca Gambalunga (lunedì-venerdì: ore 8– 19; sabato: ore 8-13), sono aperte le iscrizioni, fino ad esaurimento dei posti disponibili (50), per partecipare al corso di lettura promosso dalla Biblioteca civica Gambalunga, intitolato Biblioterapia: come curarsi (o ammalarsi) coi libri,  un ciclo di otto incontri in cui si propongono riflessioni, idee e percorsi fra i libri e la lettura. 

Le conversazioni, che si terranno nelle antiche sale della Biblioteca Gambalunga (da domenica 25 ottobre a domenica 20 dicembre alle ore 17), saranno condotte da  “bibliotecari” del tutto speciali, che della lettura e della scrittura hanno fatto la loro professione, ma  che sono qui chiamati per raccontare le loro avventure di lettori, evocando i libri e gli autori che si sono intrecciati alle loro esistenze: i libri di formazione, quelli che hanno trasmesso esperienza, gioia, libertà, ma anche dato angoscia, evocato idee malvagie…

Per partecipare, come allude il titolo scelto, che rinvia ironicamente all’idea di cure low cost  “per star bene”, è richiesta una speciale somministrazione “farmacologia” di lettura: per la cui pratica si  richiederà sia disciplina e impegno, che altrettanto necessarie irresponsabilità e libertà: perché la lettura non é prescrivibile, e imprevedibili sono i suoi esiti, essendo il leggere un’esperienza quanto mai individuale e anarchica. Si può alimentare un’esistenza della sola Bibbia o del Corano, ma si può anche non leggere nulla; oppure si può riempire la propria vita di letture nel tentativo di conoscere e ordinare il mondo. I libri possono essere strumenti vivi da usare nella vita di ogni giorno; possono aiutarci a capire i nostri sentimenti, attraverso il confronto con le parole degli altri, farci allargare  i confini del mondo, oppure farci affacciare sul nulla.

 

Il primo “terapeuta” invitato a tracciare le mappe di possibili viaggi “letterari”, sarà Ermanno Cavazzoni, docente di Estetica all’Università di Bologna, soggettista e sceneggiatore della Voce della luna  di Fellini, scrittore di romanzi e racconti, testi teatrali e trasmissioni radio, che domenica 25 ottobre inviterà a riflettere su Leggere mentre la vita scappa via.  

 Domenica 1 novembre, Lia Celi, autrice di satira, scrittrice di racconti per ragazzi e adulti e collaboratrice di trasmissioni radiofoniche e televisive, proporrà ai lettori il tema Quando la prosa è meglio del Prozac, ovvero: prima di passare agli antidepressivi, meglio passare dal libraio…. 

 Domenica 8 novembre, Piero Meldini, saggista e autore di romanzi tradotti in varie lingue europee, tornerà nell’antica Biblioteca seicentesca, che ha diretto per un trentennio,  per conversare su Il mio antidoto alla malinconia.

 

Seguirà Lorella Barlaam, giornalista e autrice di testi teatrali, che da lettrice raffinata e colta qual è, domenica  15 novembre si interrogherà sui “vizi” della contagiosa malattia, proponendo In corpore vili. Anatomia di una lettrice.  

 

Loris Pellegrini, autore di saggi (letteratura “minore”, storia locale, problemi linguistici), ma soprattutto scrittore per il teatro, che frequenta anche come attore e registra, domenica 22 novembre intratterrà i lettori su Cattiva letteratura come ottima terapia. Ovvero: da Dumas a Liala (senza dimenticare Carolina Invernizio…).   

 

Domenica 29 novembre ancora una riflessione sul lettore, i suoi vizi e le sue virtù, con Maria Pia Pozzato, professore di Semiotica del testo all'Università di Bologna, autrice di saggi di metodologia di analisi testuale, letteratura popolare femminile, moda, informazione, che proporrà il tema Lettore ingenuo e lettore critico. I vari piaceri della lettura.

 

Domenica 6 dicembre, il tema della “cura letteraria” sarà affrontato da un altro semiologo dell’Università di Bologna, Giampaolo Proni,  che qui insegna nei corsi di laurea e master del settore Moda e Comunicazione. Autore di numerosi testi di semiotica, ma anche narrativa, Proni proporrà: Per una farmacopea letteraria: casi personali.

 

Il ciclo di conversazioni si chiuderà domenica 20 dicembre, con Nadia Urbinati, una delle più conosciute studiose di Teoria politica a livello mondiale. Docente della Columbia University di New York, è editorialista di  “La Repubblica” e collabora al Domenicale del “Sole 24 Ore”. Tema della sua conversazione: Leggere e ascoltare per restare vigili: Walt Whitman e Vasco Rossi.

 

La partecipazione è vincolata all’iscrizione all’intero ciclo di conversazioni, che comporta il versamento della quota di iscrizione di 40 Euro, a parziale copertura delle spese.   

Segreteria: Patrizia Bebi, Anna Mazzavillani  (0541.704486; e-mail: interbib@comune.rimini.it)